lunedì 20 febbraio 2012

Dialoghi Surreali 7: WTF?!

Direzione: "Ieri uno dei totem pubblicitari ha avuto problemi. Può controllare?"
Io: "Sì mi hanno già avvisato, c'era la spina staccata."
D: "Non era quello il problema, c'era il monitor nero."
Io: "Appunto. Era spento."
D: "Può controllare? Grazie."

Vi domandate mai se a volte la gente NON capisce quello che dite? Io tutti i giorni che sono qui.

venerdì 17 febbraio 2012

Non si può morire dentro...vai a morire un po' più in là

Inauguriamo questo (ennesimo) angolo di ignoranza.
Da qualche anno a questa parte è fiorito un ampio mercato di film dell'orrore, anche se è più corretto definirirli orrori di film.

Serial Killer, animali impazziti, alieni che fanno paura solo a Topo Gigio, i Puffi, finti fenomeni paranormali...per non parlare della tecnologia: computer impazziti, cellulari assassini, frigoriferi che divorano le persone.

Insomma tutta una serie di boiate che fanno rimpiangere Monkey Shines e Chucky. Oggi sono incappato in questo:



"Dopo la festa di Natale aziendale, la prima uscita romantica di David Hargrove ed Emily Brandt, coppia formatasi quella sera stessa, prende una piega inaspettata quando il loro collega Corey chiede di essere accompagnato al bancomat per un prelievo. Quella che doveva essere una transazione di routine si trasforma in una feroce lotta per la sopravvivenza quando all'ingresso della cabina appare uno sconosciuto. Con le temperature invernali ormai sotto lo zero e l'alba ancora lontana, sono costretti a subire il gioco sadico dell'uomo."

Ma la gente invece di finanziare 'ste boiate usasse i soldi per uscire dalla crisi?

mercoledì 15 febbraio 2012

Ricordi Tristi

Scusate ma ho rivisto oggi la sigla e mi è venuto un nodo alla gola.


Bastardi spero sempre che vengano a prendervi i Reavers.

mercoledì 1 febbraio 2012

Il Triangolo No

Come sapete, uno dei miei peggiori vizi è quello della lettura di libri (che molti al giorno d'oggi sottovalutano per la sua pericolosità, pensate stimola il pensiero libero).

Costantemente alla ricerca di nuove fonti di interesse, nella spasmodica attesa che intercorre tra un libro di Martin e l'altro, mi sono imbattuto in una piccola perla chiamata "Hunger Games" di Suzanne Collins.

Rientra nel genere che molti definiscono "Young-adult fiction", genere che un tempo, quando ne parlavi, citavi "Alice" o "Il Signore delle Mosche". Genere in cui ora, se lo citi, la gente ti risponde "Ah sì tipo 'Twilight' ".

FANCULO LUI E LA SUA AUTRICE!

Diciamo che paragonare "Hunger Games" a "Twilight" è come paragonare un tortino al cioccolato con uno alla merda. Il colore è lo stesso ma assaggiateli entrambi e vedrete che differenza (brr).

L'unica cosa che hanno in comune questi due titoli, come molti altri titoli del genere del resto, è il clichè del triangolo amoroso (da cui deriva il titolo di questo del post). Con una semplice differenza: la Meyer ci ha lucrato su con 4 libri, in Hunger Games il triangolo non se lo incula nessuno. Vediamo di spiegare un po' meglio questa mia affermazione.