venerdì 2 maggio 2014

Always Alone #1: Zombicide


Benvenuti al primo appuntamento di "Always Alone - Solitari da Tavolo", la rubrica ludica dedicata agli estremisti del gioco da tavolo.

In questa prima puntata ho deciso di parlarvi di un gioco che da qualche tempo a questa parte sta facendo parlare parecchio di sè e al momento rappresenta l'apoteosi della mia personale scimmia ludica.

Si tratta di Zombicide, gioco nato "grazie" alla piattaforma Kickstarter, che ad oggi risulta (credo) il boardgame più finanziato in assoluto tramite crowdfunding e che ha dato origine ad un'invasione di giochi a tema zombi tale che le orde di Romero a confronto impallidiscono.

Si meriterà tutto questo successo? Andiamo a scoprirlo.

Partita in corso, butta a male per i nostri eroi
 
Zombicide nasce come cooperativo puro, ovvero un gioco in cui tutti i giocatori competono contro un "motore automatico" che prende le decisioni per i vari avversari presenti nel gioco.

Lo scopo del gioco è sopravvivvere alla sempre più fameliche orde di zombi che invaderanno la città/quartiere/edificio in cui si trovano i nostri personaggi.

E quale modo migliore per sopravvivere se non aprirsi a forza la strada cercando di farne fuori il più possibile?

  Anche se a volte la strategia migliore è la fuga

La meccanica del gioco è, per usare un termine azzeccato, "brainless". Ogni giocatore controlla uno o più personaggi, al fine di completare assieme ai propri compagni gli obiettivi definiti dallo scenario scelto. Nel corso del gioco ogni personaggio potrà "livellare" uccidendo zombi o completando questi obiettivi, ottenendo nuove azioni e/o abilità. Più i personaggi saliranno di livello, più sarà pericoloso girare per la mappa, perchè se la forza dei sopravvissuti è data dalle armi che è possibile acquisire durante il gioco, la forza degli zombi è data dal numero sempre maggiore.

Un round di gioco si compone di due fasi. Nella prima fase a turno ogni personaggio può eseguire fino a 3 azioni tra le quali muovere, combattere in mischia o a distanza, cercare oggetti da utilizzare o da scambiare. Nella seconda fase vengono prima attivati tutti gli zombi sul tabellone (che attaccano i personaggi se si trovano nella lo stessa casella o muovono per cercare di raggiungerli), dopodichè ne vengono generati di nuovi in determinati punti della mappa. E così via ad libitum finchè non vengono completati tutti gli obiettivi dello scenario o tutti i sopravvissuti vengono uccisi dagli zombi (in alcuni scenari il gioco può terminare anche alla morte del primo personaggio).

Vieni da papà a farti coccolare un po'

Passiamo dunque ad analizzare il gioco per un giocatore solitario.

1) Durata

Il tempo di setup, in linea di massima non vi porterà via più di 20 minuti di tempo (lettura di obiettivi ed eventuali regole speciali inclusa), un po' di più o un po' di meno a seconda di quanto grande è la mappa di gioco per lo scenario scelto.
Il tempo di gioco varia in base allo scenario scelto, si attesta comunque tra i 45 minuti e l'infinito.
Dico questo perchè la durata indicata nello scenario è solitamente molto approssimativa per non dire completamente casuale.
Per farvi un esempio pratico: lo scenario C36 (scaricabile gratuitamente in inglese dal sito ufficiale o in italiano sulla Tana dei Goblin) riporta una durata di 90 minuti. Balle. Se volete vi faccio uno speedplay cronometrato, ma quando l'ho giocata è durata 4 ore abbondanti.
Molti scenari sono comunque giocabili in circa 90 minuti + tempo di setup, personalmente preferisco stare più largo ed apparecchiare il gioco solo quando sono sicuro di avere almeno un paio d'ore a disposizione.

2) Giocabilità

C'è un detto a proposito dei cooperativi puri: qualsiasi giocatore oltre al primo è superfluo. Dalla mia esperienza in solitario Zombicide lo conferma. Le regole del gioco sono le stesse sia che un singolo giocatore controlli da solo il numero minimo di personaggi indicato dalla scenario, sia che N giocatori controllino N personaggi. Anche gli scenari danno indicazione solo sul numero di sopravvissuti con cui è consigliabile giocare, ma il setup resta invariato
L'unica differenza degna di menzione è forse l'incremento nella complessità del gioco, dovendo gestire da solo più personaggi contemporaneamente.

3) Longevità

Sotto questo profilo c'è poco da dire. C'è tanto di quel materiale da poterci giocare per anni. Al momento il gioco consiste in 2 scatole base (Season 1 e Season 2, che possono anche essere integrate fra loro), una terza in arrivo (sempre integrabile con le altre due), un'espansione "grande" (Toxic City Mall, integrabile con entrambe le scatole base) e una serie di mini espansioni e addon che integrano il materiale delle scatole base (come il mazzo Romero composto da carte che genera tonnellate di zombi di un singolo tipo) o che aggiungono nuove miniature e meccaniche (come i cani zombi).
A questo va aggiunto che il gioco è completamente personalizzabile (può essere definito un sandbox game, che vuol dire più o meno "noi ti diamo le regole il resto è limitato alla tua fantasia"), quindi oltre agli scenari base, ogni mese vengono rilasciati gratuitamente sul sito ufficiale degli scenari creati dagli utenti. Sempre per lo stesso motivo, tutti gli scenari possono essere rigiocati aggiungendo, sostituendo o togliendo parti, variando quindi l'esperienza di gioco.

Conclusioni

Personalmente adoro tutti quei giochi che prevedono un meccanismo per la sconfitta del giocatore nelle partite in solitario, la possibilità quindi di fallire uno scenario mi fa considerare il gioco un must have.

A questo va aggiunto il fatto che il gioco è facile da giocare ma complesso da vincere. Questa complessità non risiede solo nella possibilità di ritrovarsi circondati da un esercito di zombi e finire molto male, ma anche nel fatto che ogni singola mossa deve essere ben pianificata altrimenti il rischio non è solo quello di venire smozzicati ma anche di venire uccisi accidentalmente dai propri compagni (esiste un sistema di priorità per gli attacchi a distanza per cui se è presente un personaggio nella casella bersaglio i colpi di arma da fuoco beccheranno prima lui), o di ritrovarsi con un personaggio che ha raggiunto il livello massimo mentre tutti gli altri stanno ancora arraccando, rendendo il gioco difficile se non impossibile da battere.

Tirando quindi le somme:

1) Durata: non è un gioco che puoi tirare fuori quando hai 20 minuti ma resta comunque ben proporzionato quando hai una serata intera libera. Non fidatevi delle tempistiche indicate sullo scenario. Parzialmente promosso.
2) Giocabilità: le regole sono facili, non ci sono cambiamenti di sorta o modifiche da fare per poterlo giocare e soprattutto non c'è il fastidioso trafiletto a fine manuale che ti dice "Variante per 1 giocatore: le regole sono simili ma in realtà giocherai a tutt'altro". Promosso a pieni voti.
3) Longevità: potenzialmente infinita. Difficilmente la mia scimmia per questo gioco passerà presto. Promosso a pieni voti.

Get in Mah Belleh!

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