martedì 4 giugno 2013

CineMUUUH - La Madre (Mama)

CineMUUUH, ovvero quando il film che hai appena visto è veramente una vaccata. Premetto che l'idea del titolo non è mia ma del grande Ortolani

Non voglio dilungarmi troppo quindi se volete risparmiarvi la visione del film e la lettura di questo tedioso post questa è la recensione veloce:


Se invece volete farvi del male continuate a leggete qui sotto (ma per favore risparmiatevi l'agonia di guardarvi il film).

Il fratello del protagonista scappa con le due figlie dopo aver sbroccato di brutto e fatto fuori i due soci di lavoro e la moglie.

Dopo essersi schiantato con la macchina fuori strada per colpa della figlia petulante che continua a ripetergli "Papà stai correndo troppo" mentre lui è impegnato a fare i 180 su una strada ghiacciata, si rifugia nella casetta di Cabin in the Wood. Già dopo questa dovresti intuire che direzione prenderà il resto del film, ma resisti alla tentazione di premere Stop e cestinare il film e vai avanti a guardare. Un paio di scene futili poi il padre mentre sta per sparare alla figlia petulante viene portato via da un pessimo uso della Computer Graphic.

Stacco temporale, facciamo la conoscenza del protagosta, il cui apporto fondamentale al film - a parte cadere dalle scale e finire in coma intorno al minuto 35 e andare in un posto completamente irrilevante ai fini della trama che gli ha indicato il fratello in sogno - è aver buttato soldi per 5 anni a cercare fratello e nipotine affidando le ricerche ad un gruppo composto da due imbecilli (non trovo altri termini adatti dato che hanno speso un tempo indefinito a mangiare e bere a fianco della macchina sfasciata, ma se ne accorgono solo quando uno va a pisciarci sulle gomme) e un supercane che dopo 5 anni è comunque capace di seguire la traccia lasciata dal passaggio delle bambine.

Fatto sta che per una botta di culo le ragazzine vengono ritrovate, ridotte in stato ferale ma vive. Vengono prese in cura da uno psicologo talmente geniale che, più avanti nel film, appena capisce che c'è un spirito maligno all'opera decide di andare a farsi ammazzare proprio nella sua tana. Una faina.

Le bambine vengono affidate allo zio protagonista e facciamo conoscenza dell'altra protagonista, ovvero la sua fidanzata che suona il basso in una punk-rock-emo band (strumento che suona così bene che la prima volta che lo prende in mano in casa fa incazzare lo spettro), che nonostante la piattezza psicologica è comunque gnocca Quanto Basta per non fartela odiare.

Il film prosegue regalandoci un po' di scene futili: lui che litiga con una parente a caso della mamma delle bambine in merito all'affidamento; lo psicologo che fa le sedute ipnotiche con la bambina più grande; un paio di scene in cui le bambine giocano con lo spettro; lo psicologo che va a cercare negli archivi e trova la bibliotecaria - che è un troll di proporzioni epiche - che prima gli dice che ha trovato solo un cartello con la scritta "Puppa", poi dopo un'inutile suspance gli fa: "ti ho trovato quest'altra roba che è quello che cerchi" (dirglielo subito invece di buttare pellicola?) e arriviamo al momento clou.

La bassista, che ti eri convinto fosse Gemma Arterton invece è sta tizia qui con il trucco da emo e i capelli tinti di nero, sente dei rumori in casa, il protagonista va a vedere, lo spettro lo fa volare giù dalle scale e lui finisce in coma per buona parte del film.

Lei quindi rimane da sola con le due bambine demoniache (di cui la più piccola continua per tutto il film ad ingozzarsi di falene e nessuno le dice nulla) e lo spettro, fa degli incubi in (pessimo) 3D e gli appare un marchio dietro al collo che alla fine del film non hai ancora capito che cazzo ci stava lì a fare.

Lo psicologo nel frattempo continua la ricerca della verità e scopriamo in un grandissimo momento WTF?! che in America, quando scavano le vecchie tombe per liberare posti al cimitero, i resti umani non reclamati vengono conservati all'interno di un archivio in pratiche scatole di cartone (!!!).

Il resto del film è inutile raccontarlo, succedono una serie di cose banalissime tipo la morte da pirla dello psicologo che aveva il bersaglio tatuato sul costume di scena e altre scene WTF?! che dovrebbero essere ambientate di notte - che te lo dicono pure gli attori "Bambine sapete che ore sono? E' notte fonda dovreste essere a letto" - ma che pare facciano apposta ad inquadrare le finestre da cui filtra palesemente la luce del sole (robe che invece di buttare soldi per mettere dentro inutili scene in 3D potevano assumere qualcuno a fare da addetto alla Continuity).

Saltiamo quindi direttamente alla fine: lo spettro si manifesta rivelando di essere la figlia segreta di Sloth, fa svenire la protagonista con la presa vulcaniana e si porta via le bambine.

Appena si ripiglia prende la macchina e si dirige alla casetta. Il protagonista invece, dopo essere uscito dal coma ha noleggiato una macchina ed è andato a cercare nel posto indicato dal fratello, dove ha trovato solo un cartello con la scritta "Puppa". Preso da un moto di rabbia inizia a correre nei boschi per un periodo di tempo indefinito e finisce quasi investito dall'auto della ragazza.

Arrivano alla casetta ma anche li c'è l'ennesimo cartello con la scritta "Puppa". Infatti ha portato le bambine sull'orlo di un precipizio ed è lì lì per buttarcisi assieme.
I due protagonisti corrono per salvarle, e quasi ci riescono se non fosse che la bambina più piccola fa la lagna e lo spettro ci fa il trucchetto del cuore di Mola Ram a lui e la presa vulcaniana a lei, che però non funziona più tanto bene infatti lei continua a rialzarsi tipo Terminator, fa un placcaggio alla bambina più grande che nemmeno un All Blacks e la salva mentre la più piccola sparisce con lo spettro. Finale con lacrime e abbracci e con te che urli "Ridatemi indietro la mia ora e mezza di vita".

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