lunedì 2 settembre 2013

Masterpiece o Mastershit? Questo è il problema

Era un po' che non prendevo in mano la penna elettronica, ma vista la ghiotta occasione non potevo farne a meno.

Allora dicevamo su Twitter che ho scoperto l'esistenza di un nuovo talent show chiamato Masterpiece, il primo talent - recitano le news - per aspiranti scrittori.

Quasi 5.000 i testi inviati da altrettanti aspiranti concorrenti al talent di Rai3, pari a 1 miliardo e 270 milioni di battute e 4,27 GigaByte.  
I candidati sono per due terzi uomini e un terzo donne. La fascia d’età più rappresentativa degli aspiranti scrittori è quella tra i 30 e i 40 anni, ma il più giovane ne ha solo 14, mentre il più anziano ne ha compiuti 91. 
Fantasy e romanzo sentimentale sono i generi più trattati; seguono, in ordine, le autobiografie, i gialli, i romanzi - drammatici, di formazione, storici, sociali e psicologici e, agli ultimi posti, i thriller e i romanzi di fantascienza e di avventura. 
La prima domanda che uno si fa è "Perchè?". Domanda più che lecita dato che al momento in Italia ci sono più persone che scrivono libri di quelle che li leggono. E tra quelli che li leggono metà sono ragazzine di 12 anni che leggono roba che definire "libro" è un insulto alla carta igienica, 1/4 gente che legge solo libri di cucina di Benedetta Parodi o Antonella Clerici e quelli che sono passati in TV tipo "50 sfumature di verdebile" (che meriterebbe un post a parte...vediamo se ho voglia).

Quindi perchè? Boh

Analizziamo un po' quanto scritto.



Quasi 5.000 i testi inviati

Significa che quasi 5.000 persone in Italia vorrebbero vedere pubblicata la loro "opera".

I candidati sono per due terzi uomini e un terzo donne.

Potrei dare il via ad una serie di frecciatine uomo/donna infinita. Ve le risparmio.

La fascia d’età più rappresentativa [...] il più anziano ne ha compiuti 91.

Che potrebbe essere l'unico che ha scritto qualcosa degno di nota. Se non lo segano subito potrei anche continuare a seguire le news.

L'ultima parte merita un discorso più ampio dato che è parecchia roba.

Fantasy e romanzo sentimentale i generi più trattati.

Il fantasy ovviamente, è facile da scrivere, basta che copi dal Signore degli Anelli (tipo elfi immortali e bellissimi che magari luccicano così ci buttiamo dentro pure Twilight), ti inventi quattro stronzate tipo che il protagonista è un ragazzo orfano che trova un uovo di drago, poi scopre di essere l'ultimo di una stirpe di cavalieri mistici eccetera eccetera. Poi ti inventi qualche parola a caso per creare una lingua farlocca da far parlare a qualche razza e il gioco è fatto. E poi scusate sono scrittori Fantasy pure Paolini e la Troisi (di cui di fantasy c'è solo la magia che hanno usato per farsi pubblicare).

Il romanzo sentimentale devo ancora inquadrare cosa intendono. Robe che fanno vomitare palle di pelo tipo Nicholas Sparks? Puttanate commerciali tipo i libri di Federico "Scusa ma mi ha rotto i coglioni" Moccia? Robe tipo Harmony, Danielle Steel o Rosamunda Pilcher? Sentimentale per non definirlo erotico e quindi sul filone "50 sfumature di..."? In ogni caso tutta roba che meriterebbe delle scuse pubbliche per il solo fatto di essere state scritte.

seguono, in ordine, le autobiografie

Le autobiografie. LE AUTOBIOGRAFIE! Avrebbe senso se ad averne scritta una fosse il tipo di 91 anni (che ne avrebbe di roba da raccontare). Ma gli altri? Se hai 30-40 anni e stai partecipando ad un talent vuol dire che non hai fatto nulla degno di nota nella vita. L'autobiografia del signor Nessuno? E non dite "Ma Educazione Siberiana è un'autobiografia!" perchè è una puttanata. E' un romanzo, con alcuni spunti autobiografici.

i gialli,


E' un genere che o sei capace o non sei capace, non esistono vie di mezzo. Mi viene difficile credere che tra questi 5.000 ci sia qualcuno che appartenga alla prima categoria.

i romanzi - drammatici, di formazione, storici, sociali e psicologici

Se 4 di questi suscitano la mia totale indifferenza, dato che i 3/4 dei libri di autori italiani che già nessuno legge appartengono a questi generi, uno di questi mi fa venire parecchi dubbi: il romanzo storico. Per scrivere un romanzo storico - a meno di non averci vissuto dentro - bisogna documentarsi, onde evitare anacronismi (te lo immagini se nel 1830 i protagonisti attraversano Londra in metro?). Proprio non ce la vedo tutta 'sta gente ad ammazzarsi di lavoro per fare un minimo di ricerca.

agli ultimi posti, i thriller e i romanzi di fantascienza e di avventura.  

Per i thriller vale lo stesso discorso dei gialli. O sei capace o non sei capace. Di solito non sei capace.
I romanzi di fantascienza sono difficili da scrivere, perchè oltre al fatto di doversi inventare qualche tecnologia vagamente credibile, il rischio di creare un clone di Star Wars, Star Trek o anche solo Stargate è molto elevato.
Quando infine uno mi scrive romanzo di avventura penso a Indiana Jones, ma probabilmente è usato per identificare i romanzi di Dan Brown e affini (e al limite Clive "Polygen" Cussler).

Resto dunque perplesso, disilluso...e anche un po' schifato.

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